Die Berliner Band „…e la luna?“ hat ihr neues Album „La Rosina bella“ herausgebracht: „Ein Muss“ für alle, die Kinder haben, und Italienisch sprechen. Ein reines Vergnügen für alle anderen, die nur gute Musik hören wollen. Von Andreas Lichte.
Beim ersten Hören gefiel mir ein Stück gleich besonders gut: „Volevo un gatto nero“. Klasse, was man aus 3 Akkorden machen kann! Aus 2:50 Minuten. Und dann der Gesang von Eva Spagna, der sich so gar nicht nach Kinder-Kram anhört: Eher melancholisch und … böse, böse!
Da bin ich dann doch richtig neugierig geworden, und habe auch den Text gelesen. Ein Kinder-Lied, ganz klar. Ein kluges Spiel mit der kindlichen Phantasie, wo plötzlich alles lebendig wird, wenn man es nur will. Aber nur ein Kinder-Lied?
Was liest ein „Erwachsener“? Eine Frage, die sich jeder früher oder später stellt:
Was ist Deine „Schwarze Katze“?
Wofür würdest Du alles geben, was Du hast, den „ganzen Zoo“?
Helft mir doch bitte, eine Antwort zu finden. Und sagt mir, was eure „Schwarze Katze“ ist.
Ich wollte eine schwarze Katze
Ein echtes Krokodil,
ein echter Alligator:
Ich sagte dir, dass ich ihn habe
und dir gegeben hätte.
Die Abmachung war klar:
Das Krokodil für dich,
und du gibst mir
’ne schwarze Katze.
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze
und du gibst mir ’ne weisse
und das mach ich nicht mit
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze:
Weil du ein Lügner bist,
spiel ich nicht mehr mit dir.
Es war keine Giraffe
aus Plastik oder Stoff,
ne, echt, aus Fleisch und Blut
und die hätt’ ich dir gegeben.
Die Abmachung war klar:
Die Giraffe für dich,
und du gibst mir
’ne schwarze Katze.
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze
und du gibst mir ’ne weisse
und das mach ich nicht mit
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze:
Weil du ein Lügner bist,
spiel ich nicht mehr mit dir.
Einen indischen Elefant
mit ganzem Baldachin
hatt’ ich im Garten
und den hätt’ ich dir gegeben.
Aber die Abmachung war klar:
Der Elefant für dich,
und du gibst mir
’ne schwarze Katze.
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze
und du gibst mir ’ne weisse
und das mach ich nicht mit
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze:
Weil du ein Lügner bist,
spiel ich nicht mehr mit dir.
Die Abmachung war klar:
Der ganze Zoo für dich,
und du gibst mir
’ne schwarze Katze.
Ich wollte eine schwarze, schwarze, schwarze Katze
und du gibst mir ’ne weisse
und das mach ich nicht mit
Ich wollte eine schwarze Katze
na ja, schwarz oder weiss,
die Katze behalte ich
und du kriegst von mir nichts.
e la luna: cos’è il tuo „gatto nero“?
Il trio berlinese „…e la luna?“ ha pubblicato un nuovo CD-libro „La Rosina bella“: „un must“ per tutti quelli che hanno bambini e parlano l’italiano.
Un vero piacere per tutti gli altri che vogliono ascoltare buona musica.
di Andreas Lichte.
Al primo ascolto mi è piaciuto in particolar modo il brano: „Volevo un gatto nero“. Forte cosa si può fare con tre accordi! In 2.50 minuti. E poi la voce di Eva Spagna che non suona come roba per bambini, ma piuttosto malinconica e … cattiva, cattiva!
Quindi mi sono veramente incuriosito ed ho letto il testo. Una canzone per bambini, chiaro. Un gioco intelligente con la fantasia infantile, in cui improvvisamente tutto prende vita, se solo lo si vuole. Ma … solo una canzone per bambini?
Che cosa ci legge un “adulto”? Una domanda che prima o poi uno si pone:
Cos’è il tuo „gatto nero“?
Per che cosa daresti tutto quello che possiedi, il tuo “intero zoo”?
Aiutatemi per favore a trovare una risposta. E ditemi cosa è il vostro “gatto nero” …
Un coccodrillo vero,
un vero alligatore
ti ho detto che l’avevo
e l’avrei dato a te.
Ma i patti erano chiari:
il coccodrillo a te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
mi hai dato un gatto bianco
ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
Non era una giraffa
di plastica o di stoffa:
ma una in carne ed ossa
e l’avrei data a te.
Ma i patti erano chiari:
una giraffa a te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
mi hai dato un gatto bianco
ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
Un elefante indiano
con tutto il baldacchino:
l’avevo nel giardino
e l’avrei dato e te.
Ma i patti erano chiari:
un elefante a te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
mi hai dato un gatto bianco
ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
I patti erano chiari:
L’intero zoo per te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero, nero, nero,
invece è un gatto bianco
quello che hai dato a me.
Volevo un gatto nero,
ma insomma nero o bianco
il gatto me lo tengo
e non do niente a te.
homepage von … e la luna?
Releasekonzert von „La Rosina bella“:
Sonntag, 21. November 2010, 15 Uhr, in der Werkstatt der Kulturen
Che dire? Il disco del secolo? Poco ci manca. Di sicuro una vera opera d’arte, suonata e cantata da artisti di alto livello!
ene schwarze katze möchte ich ooch haben! aber da ich kene bekommen kann, bestelle mik wenigstens ene tolle Rosina!
mir quillt das herz über, wenn ich die neue cd höre! sooo schön! so sensibel und kraftvoll und phantasievoll und italienisch und deutsch und für erwachsene auch – find ich. weihnachtsgeschenk – weihnachtsgeschenk – …kann man gar nix falsch machen.
Schon die erste CD mit sogenannten Kinderliedern (ist aber einfach nur gute Musik) von e la luna war wunderbar. Und so schön verpackt, dass man sie einfach verschenken musste. Da bin ich mal sehr gespannt auf die nächste!
Bravo!
Il „gatto nero“ mi fa ricordare una scena del film „C’era una volta il West“ di Sergio Leone:
https://www.youtube.com/watch?v=boBaxjPTwMQ
Armonica [entrando]: „Io ho finito qui. Diventerà una bella città Sweetwater.“
Jill McBain: „Ci passerete un giorno o l’altro?“
Armonica [uscendo]: „Un giorno o l’altro.“
@ Davide #5
Grazie per il tuo commento! Sono d’accordo con la tua interpretazione del „gatto nero“ come „sogno“, „desiderio“ – un desiderio deluso, amore inappagato.
Grazie anche per Claudia Cardinale: uno sguardo …
Non so se parli tedesco, nella versione tedesca il messaggio è ancora più chiaro:
In der Deutschen Synchron-Fassung geht der Dialog so:
Mundharmonika: „Ja, ich muß jetzt gehen. Das wird mal ne schöne Stadt Sweetwater.“
Jill McBain: „Sweetwater wartet auf dich.“
Mundharmonika: „Irgendeiner wartet immer!“
https://www.funkhaus-europa.de/sendungen/radio_colonia/rc_il_tema/2010/11/101119_kinderwelttag.phtml
WDR, Funkhaus Europa, Sendung vom 19. November 2010:
„Eva e i bambini
L’ultimo impegno della vocalista fiorentina Eva Spagna ci aiuta a ricordare la Convenzione dei diritti universali dei minori proclamata il 20 novembre del 1989. Domenica 21 a Berlino, il concerto e la presentazione ufficiale.
I bambini e i loro diritti
„..e la luna?“ è il gruppo formato con i musicisti Martin Klenk e Holger Schliestedt con cui Eva Spagna ha tracciato la sua carriera di vocalista e interprete del pop jazz italiano in Germania. Il nuovo disco „La Rosina bella“ è composto interamente da canzoni scritte e ripensate proprio per i bambini. Il nuovo cd, accompagnato da un libro illustrato e bilingue con i testi delle canzoni, arriva sul mercato il 21 novembre. E sarà Berlino ad ospitarne la presentazione ufficiale con un concerto e una festa che ci aiutano a ricordare la giornata dedicata ai diritti dell’infanzia. Diritti riconosciuti da una Convenzione ONU approvata e ratificata da ben 193 paesi membri, un record mai superato tra le convenzioni sui diritti umani. Peccato che siano molti di meno quelli che ne rispettano davvero i contenuti.“
con un’intervista con Eva Spagna:
https://www.funkhaus-europa.de/sendungen/radio_colonia/rc_il_tema/2010/11/101119_kinderwelttag.phtml
@ „Eva e i bambini“
Nell’intervista Eva Spagna dice: „… il diritto all’amore“
mi sembra piuttosto buffo dopo aver letto l’articolo ed i commenti di Davide e „Irgendeiner wartet immer!“
comunque raccomando di ascoltare l’intervista con Eva Spagna, c’è anche la musica dal nuovo cd „La Rosina bella“:
(in basso – „Audio“ – „Ascolta il servizio di Gerardo Fragione“)
https://www.funkhauseuropa.de/sendungen/radio_colonia/rc_il_tema/2010/11/101119_kinderwelttag.phtml
@ Gino
diritto all’amore per i bambini!
poi quando si cresce diventa un dovere, se si hanno dei bambini, altrimenti un optional (gradito).
e comunque i veri cowboys ne possono benissimo fare a meno.
@ Marta
„poi quando si cresce diventa un dovere …“
amore come un dovere – WOW ! – sei la Papa (la Santa Madre)?
Klasse, Eva, weiter so! Sogar Radio Colonia hat Euch präsentiert!
Eine wundervolle CD – aber nicht nur für Kinder. Da geht einem beim Hören das italienisch infizierte deutsche Herz auf.
Das Böse ist nicht mehr als eine List, es ist die Kunst mehr zu versprechen (- ein echter Alligator -) als machbar ist und um dann zu bemerken, dass andere es genauso halten.
Es ist wie im richtigen Leben. Nur dass Kinder wahrscheinlich von Ihren Eltern genau das als unerwünschtes Verhalten erklärt bekämen.
So werden nicht nur Kinder die Stücke gerne hören, auch Ältere finden was dabei. Dass der italienische Text vielleicht nur mit Textbuch zu verstehen ist, bedeutet keine Hindernis, verhält es sich doch auch bei in deutsch gesungenen Liedern nicht anders. Musikalisch wird auf jeden Fall mehr geboten als eine CD zum mitsingen, wie zum Beispiel von Heike Makatsch ‚Die schönsten Kinderlieder‘.
@ kw
„… mehr zu versprechen (- ein echter Alligator -) als machbar ist und um dann zu bemerken, dass andere es genauso halten.“
Sehr gut beobachtet, hab ich nicht gesehen.
Muss wohl daran liegen, dass ich mich mal wieder voll und ganz mit dem „singenden Kind“ identifiziert habe … also, ich hätte da was für dich … garantiert „echt“ …
„25 Cats Named Sam and One Blue Pussy“
und keine einzige schwarze!
Andy Warhol: https://www.guyhepner.com/collections/andy-warhol-25-cats-named-sam-and-one-blue-pussy
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